Italia-Moldavia > Storia Romania-Moldavia > La fine dell'Europa di Mihail Sturdza |
"La fine dell'Europa" di Mihail Sturdza
Questo libro non è una storia dell'Europa, né della
Romania, né della Legione Arcangelo Michele; si tratta invece delle memorie
di un uomo che fu testimone e partecipe degli eventi.
Il principe Mihail Sturdza, ministro degli Esteri della Romania nel governo
nazional-legionario, servì nel corpo diplomatico del suo paese, pressoché
ininterrottamente, per venticinque anni. Nel corso della sua carriera, fu a
Durazzo, ad Atene, a Berna, a Budapest, a Vienna e a Washington; fu inviato
straordinario e ministro plenipotenziario a Riga, Reval, Helsinki e Copenhagen.
In seguito a un violento conflitto con il re Carol II e col governo di Bucarest
per motivi concernenti la politica interna ed estera, il principe Sturdza fu
costretto ad abbandonare il servizio diplomatico per un breve periodo, in seguito
allo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1940 fu nominato Ministro degli
Esteri nel primo governo che si formò dopo l'abdicazione di Carol II.
Nel 1945 fece parte, come Ministro degli Esteri, del governo romeno in esilio,
che rifiutò di riconoscere la capitolazione firmata da re Mihai.
Queste memorie ruotano intorno a tre drammi fondamentali, collegati tra loro
e poco noti al lettore italiano: il ruolo svolto dai patti d'alleanza militare
tra Francia, Cecoslovacchia e URSS nello scoppio della seconda guerra mondiale;
i tentativi fatti dalla Germania per evitare la guerra all'ovest; la storia
della Legione Arcangelo Michele.
Il principe Sturdza ritiene che la Romania abbia rappresentato il perno degli
avvenimenti che portarono alla guerra. In ogni caso, la lunga attività
nel campo diplomatico gli ha consentito di venire a conoscenza di parecchi retroscena
degli eventi del secolo che sta per chiudersi e di scrivere un libro che, per
la prima volta, presenta una prospettiva est-europea della seconda guerra mondiale.
Sarà dunque impossibile, d'ora in poi, scrivere una storia del secondo
conflitto mondiale senza fare riferimento alle memorie del principe Sturdza.
Questa nuova edizione italiana del libro si è resa necessaria in seguito
all'esaurimento della prima, che uscì a Napoli nel 1970 per iniziativa
del compianto Saverio Castaldo.