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Bucarest
La capitale della Romania - che oggi ha 2,4 milioni di abitanti
- è stata da sempre al crocicchio dei venti. Situata nella immensa pianura
del Bargan, era vulnerabile ma ospitale. La leggenda narra che la città
fu fondata da un pastore di nome Bucur. Il toponimo Bucuresti si trova per la
prima volta in un documento rilasciato dal principe reggente Vlad Tepes (Dracula)
datato 20 settembre 1459.La città che sorge sulla riva del fiume Dambovita
venne del resto, menzionata su una carta geografica manoscritto, opera del 1463.
del Cardinale Nicolaus Cusanus, nunzio apostolico presso i Paesi danubiani.
Per conoscere ed amare la città bisogna passeggiare per le sue strade.
Cominciamo dal Centro, ossia dai pressi delle nuove arcate della Chiesa di Coltea,
a ben due passi dalla intersezione dei grandi viali, laddove si trova, nei pressi
dell'Università, l'albergo Intercontinental.
Davanti sorge il palazzo
Sutu, costruito nel 1833, che oggi ospita il museo della storia della città
di Bucuresti. Si scende poi sul viale 1848 e si arriva a Piata Unirii ( Piazza
della Unità) . Qui si può vedere Hanul Lui Manuc ( La locanda
di Manuc), aperto nel 1808, in cui al cucina e i vini sono impeccabili. Non
lontano si possono visitare le rovine del Palazzo Voivodale, che venne descritto,
per la prima volta, nel secolo XVI, da un parigino, Pierre Lescapolier. Andando
più in là, a circa trecento metri arriva camminando su Cala Victoriei,
all'edificio, dalla facciata neoclassica, che ospita il Museo della Storia della
Romania. Tale Museo possiede inestimabili valori (carte geografiche, vecchi
documenti, libri, monete, armi, vestiti, etc.), il sottosuolo ospita il tesoro
dove scintillano l'oro, l'argento e le pietre preziose. Molto interessante è
anche il lapidario che raccoglie copie della Colonna Traiana di Roma. Lasciando
tale museo si ritorna in Calea Victoriei, l'arteria bucarestina che vanta i
più ricchi ricordi storici. Si arriva poi a Piata Revolutiei (Piazza
della Rivoluzione), già Piata Palatului (Piazza del Palazzo), dove nel
mese di dicembre del 1989 si verificarono i maggiori combattimenti contro il
regime di Ceausescu e caddero molti eroi della Rivoluzione. Cosotoro sono stati
sepoliti nel cimitero degli Eroi, estensione del cimitero di Belu.
Si sparò,
allora, dalla Chiesa Kretzulescu, nonche dalle cupole della Biblioteca centrale
Universitaria. Una intensa attività si svolge tutt'oggi al Museo Nazionale
d'Arte (installato in un'ala del vecchio Palazzo reale). Sempre a Cala Victoriei
si trova l'Ateneul Roman - l'Auditorio Romeno - ove organizza concerti la Società
Filarmonica George Enescu. Andando più in là troviamo, a qualche
passo, l'albergo Bucurestie il Museo della ceramica e del vetro, ospitato nel
palazzo Stirbei che risale al 1837. Sosauea Kiselef, viale Kiselef, luogo preferito
dai bucarestini per le passeggiate, nel quale incontriamo l'edificio che ospita
il museo contadino; immediatamente prima di raggiungere il viale possiamo visitare
il museo delle collezioni d'arte.
Seguono l'arco di Trionfo e il Parco Herastrau, il più importante della
città. Si possono fare passeggiate in battello .
Il Museo del Villaggio e dell'arte popolare rappresenta un omaggio reso dalla
città ai villaggi, i quali rappresentano la vera anima della Romania.
Tale museo riunisce opere provenienti da tutta la nazione ed è possibile
fare acquisiti in un negozio adiacente.